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di
Virginia
Garau
e Daniela Melis
Regia
Virginia Garau
Teatro Tragodėa da anni ha avviato uno studio sulle
fiabe classiche rivisitate nella lingua sarda.
La fiaba di Biancaneve č una tra quelle pių famose al mondo, dove i
buoni sentimenti vanno a braccetto con la simpatia e la tenerezza dei
suoi personaggi, cari sia ai bambini che agli adulti.
Maria Niada non si
discosta molto dalla classica Biancaneve, anche se assume tutti gli
umori , le influenze e le caratteristiche che la lingua le impone, la
variante linguistica del sardo-campidanese.
Lo spettacolo si apre con lingresso di due srebidoris bislacchi
e divertenti, i quali loro malgrado sono succubi di una Reina
molto malvagia, che č interpretata da un attore con tanto di pizzetto e
baffi, questa, ossessionata dalla bellezza e dal suo desiderio di essere
in assoluto la pių bella del reame, si avvale di un povero disgraziato
che ha come compito quello di uccidere tutte le donne pių belle della
sua padrona, accontentandosi, in cambio dei suoi servigi, di un misero
pezzo di coccoi, da cui il nome di questo personaggio.
Un altro personaggio, molto divertente, č Sprigu, un tipino
sempre annoiato e disincantato, si muove cigolando come un vecchio
mobile pieno di acciacchi.
I sette nani della nostra
Maria Niada
sono rappresentati da burattini, i costumi dei piccoli nani, si ispirano
ai costumi tradizionali sardi.
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In cartellone
Cicciedda arrubia
Fisinu
sganau
Cicciu Fruschedda
Ciniscedda
Is Bisus de sa Pippia
Maria Niada
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